La comparsa di febbre deve esse valutata nel contesto generale:
se associata a segni e sintomi di una condizione specifica, ad esempio una sindrome influenzale, una faringo-tonsillite, una cistite, etc seguirà il corso ed il trattamento di quella condizione
se compare in assenza di localizzazioni ben definite di una malattia, e segue di qualche settimana o anche mese un evento traumatico, una ferita lacero-contusa, una malattia infettiva o infiammatoria di un altro organo, una manovra diagnostica invasiva o un intervento chirurgico, deve evocare il sospetto di batteriemia (presenza di agenti infettivi in circolo) e/o di infezione sugli elettrocateteri.
Questa seconda ipotesi è chiaramente il sospetto di un evento grave, che se diagnosticato tempestivamente può essere affrontato nel modo migliore.
In caso di febbre ricorrente per più giorni,anche se intervallati da giornate di remissione. La febbre può avere sia caratteristiche francamente preoccupanti (montante con brividi scuotenti fino a puntate molto alte, > 39°C), sia essere insignificante, tra 37 e 38°C con semplice sensazione di malessere generale, astenia, inappetenza.
La condotta migliore è rivolgersi al proprio medico di famiglia ed eseguire esami laboratoristici specifici: PCR, emocromo con formula leucocitaria, VES, Emocolture per la ricerca di batteri nel sangue. In nessun caso assumere antibiotici senza una diagnosi precisa, perché possono completamente falsare la possibilità di una diagnosi accurata. In questa situazione è infatti fondamentale isolare la specie infettante per poterla debellare con antibiotici mirati.
Usualmente viene coinvolto in questo processo diagnostico e terapeutico un gruppo di specialistici che cooperano nella eradicazione delle infezioni sui dispostivi impiantabili (protesi valvolari e vascolari, CIED, protesi ortopediche), poiché questa patologia necessita di competenze multidisciplinari: radiologia diagnostica e interventistica, cardiologia, infettivologia, medicina nucleare, chirurgia cardiaca / vascolare / toracica /ortopedica.
Un dato di fondamentale importanza è sempre ricostruire la possibile fonte di ingresso della infezione, per eseguire una completa bonifica di possibili processi cronici che possano costituire sorgenti di infezione recidivante (cavo orale, colon-retto-ano, apparato genito-urinario, seni paranasali, piede diabetico, etc..).
E’ opportuno rammentare di abbassare la febbre quando superi i 38°C perché può favorire l’insorgenza di aritmie, specialmente in persone con malattie dei canali ionici tipo Brugada.
Le spugnature offrono un rapido, ma transitorio, abbassamento della temperatura. Il trattamento farmacologico consigliato è Paracetamolo (500-1000mg) o Aspirina (500-1000mg). Evitare il primo in caso di recente assunzione di alcool o in presenza di epatopatie.
Attenzione con l’aspirina per chi è in trattamento con anticoagulanti orali. Utile anche la Novalgina 20-40 gocce (stesse precauzioni dell’aspirina).