Il controllo del CIED è un componente fondamentale del successo terapeutico,perché consente di adeguare la programmazione del dispositivo alle esigenze del paziente, e di rilevare importanti informazioni diagnostiche raccolte dal dispositivo per trattare condizioni mediche di assoluta importanza, ad esempio per la prevenzione dello stroke, la cura dello scompenso cardiaco, ed il prolungamento della vita. Un recente studio rappresentativo di diversi stati europei ha sottolineato la importanza dell’allocazione adeguata di risorse per l’attività di controllo dei CIED (Europace 2011; 13:1166-73).
E’ fondamentale comprendere che attualmente il valore attribuito a tale prestazione è paragonato a quella erogata circa 30 anni fa per il controllo dei pacemaker dell’epoca, prestazione professionalmente molto più semplice in relazione alla tecnologia meno complessa e alla tipologia dei pazienti.
E’ quindi intuibile che la prestazione attualmente erogata sia di maggior valore, anche perché può fornire informazioni addizionali alla gestione clinica generale del paziente oltre al mero trattamento dei disordini del ritmo cardiaco.
In questo contesto si apprezza però una discriminazione ai danni dei portatori di CIED, in quanto il controllo del dispositivo non è incluso nelle prestazioni esenti dal pagamento di ticket per le patologie inerenti, quali le malattie del ritmo cardiaco, i disturbi di conduzione, e lo scompenso cardiaco. I pazienti non esenti per età o reddito sono quindi costretti all’esborso del ticket da 2 a 4 volte l’anno (controlli tri- o semestrali).
Tale situazione crea una discriminazione rispetto agli altri pazienti trattati con dispositivi medici come le valvole cardiache o gli stent endovascolari, per i quali le prestazioni volte al controllo del dispositivo posizionato sono esenti dal pagamento del ticket per patologia.
Iniziative mirate al riconoscimento del valore appropriato sia in modalità “remota” (telemedicina) che ambulatoriale del controllo dei CIED sono necessarie, e alla giusta collocazione nell’ambito delle prestazioni previste dalla patologia in trattamento.