Atrial Fibrillation Catheter Ablation Versus Surgical Ablation Treatment (FAST): A 2-Center Randomized Clinical Trial. Boersma LV, Castella M, van Boven W, Berruezo A, Yilmaz A, Nadal M, Sandoval E, Calvo N, Brugada J, Kelder J, Wijffels M, Mont L. Circulation.
2011 Nov 14. [Epub ahead of print]
Lo studio FAST (Ablazione transcatetere rispetto ad Ablazione chirurgica) è il primo studio randomizzato a confrontare queste due metodiche, estremamente diverse per il grado di invasività e di complessità.
Lo studio ha valutato questi 2 approcci in 124 pazienti con Fibrillazione Atriale, parossistica o persistente scarsamente responsiva alla terapia medica. I pazienti venivano candidate in base a: dilatazione atriale sinistra 40–44mm associata a storia di Ipertensione Arteriosa, dilatazione atriale sinistra ≥ 45mm , o una precedente
ablazione trans catetere ad esito sfavorevole. Venivano esclusi i soggetti con Fibrillazione Atriale di durata superiore ad
1 anno o permanente, quelli con precedente ictus o embolia arteriosa, e quelli con una rilevante malattia valvolare.
L’ablazione chirurgica è risultata superiore a quella trans catetere: a distanza di 12 mesi dall’intervento 66% rispetto a
37% dei pazienti erano liberi dalla fibrillazione atriale.
Gli eventi sfavorevoli erano comunque maggiori nei pazienti trattati chirurgicamente: 34.4% rispetto a 15.9%. Tra gli
eventi avversi nel periodo postoperatorio nel gruppo trattato chirurgicamente spiccano:pneumotorace, emotorace, necessità di
impianto di pacemaker.
A lungo termine gli eventi avversi erano leggermente superiori nel gruppo trattato transcatetere (12.6% vs. 11.5%; p=1),
includendo anche ictus e decesso.
Da oggi abbiamo maggiori informazioni sui vantaggi di queste modalità ablative, ma resta una domanda centrale:la cura è
veramente superiore alla malattia?