Situazioni cliniche urgenti. Possono essere sintomi riferiti dal paziente o avvisi generati dal dispositivo.
Per i pazienti che necessitano di stimolazione cardiaca continua e per i portatori di ICD bi ventricolari (CRT-D) valgono gli stessi suggerimenti sopra riportati per il Pacemaker.
I portatori di ICD possono avere la spiacevole esperienza di ricevere shocks (stimoli ad alta energia)
Nel primo caso gli shocks sono più spesso singoli, ed il soggetto ha la netta percezione di cardiopalmo e di svenimento imminente, oppure una vera e propria sincope, prima dell’intervento del dispositivo. E’ fondamentale non allarmarsi, al contrario rimanere calmi, perché l’ICD ha appena dato prova di potervi efficacemente salvare la vita !! Qualora gli interventi siano molteplici in poche (2-3) ore, o peggio siano successivi nell’arco di minuti, attivare l’intervento del 118: è possibile che qualcosa stia cambiando nella condizione medica (attacco coronarico, perdita di potassio, effetto imprevedibile di un farmaco recentemente aggiunto o modificato nel dosaggio, etc) e necessiti di essere corretto tempestivamente.
Gli shocks erogati inappropriatamente ammontavano a circa il 30% del totale fino a pochi anni fa , essendo principalmente causati da Aritmie Sopraventricolari (che non necessitano usualmente di essere trattate) o da malfunzionamento dell’elettrocatere ventricolare. Attualmente ammontano al 5-10% grazie a tecnologie dedicate a evitare interventi inappropriati, disponibili nei dispositivi. Gli shocks inappropriati si verificano:
In tutte le situazioni in cui si verifichino shocks inappropriati è sufficiente porre un magnete sopra il dispositivo per far cessare il fenomeno, perché questa azione impedisce al CIED di rilevare il segnale che viene interpretato come aritmia. Questa modalità è temporanea, quindi il CIED riprende la sua completa funzionalità appena il magnete venga allontanato, e torna in grado di intervenire nuovamente in pochi secondi. Il posizionamento di un magnete viene utilizzato normalmente in ospedale o in ambulatorio durante le manovre diagnostiche e chirurgiche che possono causare Interferenze elettromagnetiche al fine di evitarle.
Questa procedura deve essere eseguita in presenza di persone in grado di sorvegliare il soggetto con shocks inappropriati, in modo che il magnete venga rimosso qualora si dovessero verificare nuovi sintomi, come perdita di coscienza.
I defibrillatori impiantabili (ICD) sono provvisti di avvisatori automatici di tipi acustico o vibratorio, che segnalano automaticamente condizioni di particolare importanza. Sono normalmente attivi avvisi riguardo l’integrità del/degli elettrocateteri, il raggiungimento dell’indicatore di sostituzione elettiva (3-6 mesi prima dell’ esaurimento della batteria). Vi sono poi indicatori di parametri clinici, come la durata della Fibrillazione Atriale e i segni premonitori di Scompenso Cardiaco, che si utilizzano per guidare tempestivamente interventi medici prima che si verifichino eventi clinici gravi. Questi avvisatori si ripetono tutti i giorni a orari programmati, e non devono essere interpretati come condizioni di urgenza, ma che necessitano di essere valutate nell’arco dei giorni successivi. La ricaduta pratica è mettersi in contatto con il centro di riferimento. La possibilità del controllo a distanza del dispositivo ha già determinato un radicale cambiamento, poiché queste condizioni di avviso vengono inoltrate automaticamente al centro di riferimento, quindi il personale sanitario è informato tempestivamente anche qualora non vi fosse comunicazione da parte del portatore di ICD.