Pacemaker

Le condizioni di urgenza possono essere relative al CIED o a condizioni mediche. Cerchiamo di fornire una rapida sintesi delle situazioni che possono presentarsi ai portatori di CIED con carattere di urgenza

Pacemaker

Solo raramente si verificano sintomi gravi che possono essere in relazione al dispositivo, come sincope (svenimento) o presincope (quasi-svenimento). In questa condizione è bene controllare il polso arterioso carotideo, e se è regolare e > della frequenza minima del pacemaker (controllare sempre se sia attiva l’isteresi, che definisce la vera frequenza minima alla quale inizia la stimolazione) mantenere la calma perché è IMPROBABILE che ciò sia in relazione al pacemaker. Contattare il proprio medico per una valutazione clinica urgente se il sintomo è isolato e in condizioni “favorevoli” (dopo nausea, vomito o diarrea, dopo un picco febbrile, dopo digiuno prolungato o dopo un pasto esageratamente copioso, postminzionale); qualora invece si verifichino pre-sincopi recidivanti (3-4 nell’arco di 1 ora) recarsi in Pronto Soccorso anche se la frequenza cardiaca è normale.

Qualora la frequenza sia invece inferiore a quella del pacemaker (controllare sempre se sia attiva la isteresi) il che significa generalmente < 35 bpm, o si rilevano pause tra 2 e 5 secondi all’analisi del polso arterioso, recarsi subito in Pronto Soccorso per escludere un rialzo della soglia di stimolazione cardiaca, una malfunzione del/degli elettrocateteri, o l’esaurimento del generatore.
Sintomi come affanno di respiro, stanchezza e incapacità di compiere sforzi fisici, cardiopalmo e dolore toracico possono essere preliminarmente valutati dal proprio medico. In base ad una accurata visita clinica, Egli potrà formulare ipotesi verosimili e decidere se sia necessaria una visita cardiologica.
Condizioni frequenti che possono causare questi sintomi sono la Fibrillazione Atriale, lo Scompenso Cardiaco, Malattie Respiratorie Croniche (BPCO), la malattia coronarica, grave anemia, altre malattie.
Particolare attenzione deve essere posta dai pazienti con Pacemaker biventricolari (CRT-P) ai sintomi di scompenso cardiaco (affanno di respiro, stanchezza esagerata, affanno notturno con necessità di 2-3 cuscini, incremento rapido di peso, gonfiore alla caviglie): è possibile che il catetere ventricolare sinistro si sia dislocato (fino al 12% entro il 6° mese dall’impianto) o non stimoli per un rialzo di soglia, o i parametri del dispositivo debbano essere riprogrammati perché non adeguati alla situazione, o sia insorta la Fibrillazione Atriale.