La sorveglianza della cute nell’area sovrastante il dispositivo impiantato è un ottimo metodo per rilevare tempestivamente stati di sofferenza cutanea che possono predisporre alla perforazione e quindi all’infezione.
La cute è un organo fondamentale per la prevenzione delle infezioni da agenti patogeni esterni. Può andare incontro a ischemia (ridotto apporto di sangue, quindi di sostanze nutrienti) in diverse circostanze:
- compressione da parte di un ematoma formatosi dopo l’intervento chirurgico di impianto o di sostituzione del CIED, dopo traumi contusivi, o spontaneamente. La terapia anticoagulante e soprattutto con eparina aumentano di molto questa eventualità
- compressione dall’interno da parte del CIED e/o del/degli elettrocateteri
- marcato dimagrimento
- malattie croniche infettive o neoplastiche
La migliore prevenzione di questa complicanza è il posizionamento del dispositivo in sede sottomuscolare (tra il grande ed il piccolo pettorale); qualora si scelga invece il posizionamento sottocutaneo è importante evitare la tensione della cute, il che significa confezionare una tasca molto ampia dove il CIED sia alloggiato comodamente senza esercitare spinte contro i cateteri.
Ultimo, ma ugualmente importante, evitare angoli acuti nel posizionamento degli elettrocateteri, che finiscono per pressare la cute fino a perforarla dall’interno.
Questi accorgimenti sono fondamentali alla sostituzione, quando diviene fondamentale adattare la tasca al nuovo generatore.
Come si ispeziona la cute sopra al dispositivo ?
E’ sufficiente guardarsi allo specchio 1 volta al mese.
Una serie di rilievi non sono normali, e devono essere riferiti al centro che controlla il CIED:
- arrossamento della pelle
- rigonfiamento
- protuberanze dall’interno della tasca
- parziale distanziamento dei bordi della sutura
- emissione di liquido di qualsiasi tipo
Nessuno di questi è normale, e va riferito prima possibile ad un centro esperto nella terapia con CIED.